Uomo

ginecomastiaTorace Maschile

Spesso inestetici rigonfiamenti nel torace maschile possono esser determinati dall’anomalo sviluppo delle ghiandole mammarie e/o dall’eccessiva localizzazione di adipe. Anche a questa imperfezione è possibile porre rimedio in modo brillante ed invisibile con un intervento di chirurgia estetica.

Ginecomastia

Per un uomo, in special modo giovane, avere il seno troppo sviluppato, dalla forma quasi femminile, può esser fonte di disagio psicologico anche grave. La ginecomastia, così si chiama quell’ avvilente imperfezione maschile, è un difetto molto diffuso e non soltanto tra i pazienti in sovrappeso; anche un ragazzo magro può essere affetto da un simile disturbo e la ripercussione sullo stato psicologico è facile da capire: impossibilità d’indossare magliette aderenti, disagio nel comparire in spiaggia e nei rapporti con l’altro sesso.

Le Cause

E’ necessario innanzitutto fare una distinzione tra vera ginecomastia e falsa ginecomastia (pseudoginecomastia). La vera ginecomastia si ha quando l’ingrossamento delle mammelle è dovuto ad un aumento di tessuto ghiandolare, simile, istologicamente a quello della donna. La pseudoginecomastia è dovuta invece ad un eccessivo accumulo di grasso indipendentemente dalla condizione di obesità o meno del paziente. Entrambe le condizioni (ginecomastia vera e propria e falsa ginecomastia) a volte si possono presentare contemporaneamente. Le cause per cui vi può essere un aumento delle mammelle nell’uomo sono differenti. La maggior parte dei ragazzi tra i 12 ed i 17 anni attraversa una fase di rapido sviluppo del tessuto mammario, denominato ginecomastia puberale. La durata di questa fase è di circa un anno per circa un terzo dei ragazzi, ma entro tre anni per il 90% dei casi questa condizione è pienamente regredita. Solamente nel 5-6% dei casi la ginecomastia persiste oltre il diciassettimo anno di età, e riducendosi le possibilità di regressione spontanea, può rendersi necessario intervenire chirurgicamente. Tra i fattori che possono indurre ginecomastia troviamo i trattamenti con estrogeni o androgeni (ginecomastia indotta o acquisita), inclusi i trattamenti ormonali per curare i tumori della prostata. L’elenco dei farmaci potenzialmente in grado di causare ginecomastia nell’uomo è comunque lungo, ed include: ergotamina, diazepam, spironolattone, digitale, antiandrogeni in generale, ed in particolare gli steroidi anabolizzanti utilizzati dagli atleti per l’aumento della massa muscolare. In alcuni di questi casi con cure appropriate è possibile far regredire l’anomalia. La ginecomastia di interesse chirurgico è, per lo più, quella essenziale o idiopatica che insorge in uomini sani e non è riferibile ad alcuna forma morbosa o a squilibri endocrini. E’ questa la ginecomastia più comune, resistente a qualsiasi terapia e all’esercizio fisico, eliminabile soltanto con appropriato intervento chirurgico.

L’Intervento

Vengono richieste diverse analisi: emocromo completo, azotemia, creatinina, glicemia, transaminasi, elettroliti, P.T., P.T.T., fibrinogeno, elettrocardiogramma, Rx del torace, ecografia mammaria per poter valutare la quota di tessuto adiposo e ricercare eventuali anomalie della ghiandola. (La presenza di tumori maligni e’ molto rara nell’ uomo ma va comunque effettuato uno studio ecografico in presenza di ginecomastia). Il moderno approccio chirurgico prevede sempre più l’associazione della liposcultura della regione toracica prepettorale all’ adenectomia ghiandolare sottocutanea per ottenere il miglior grado di rimodellamento e ridurre al minimo i rischi di avvallamenti. Attraverso una piccola incisione (metà circa dell’areola) posta al limite tra l’areola e la cute circostante si provvede alla dissezione chirurgica ed all’asportazione del nucleo ghiandolare, pareggiando l’area sottomamaria con il tessuto circostante sottocutaneo toracico mediante liposcultura. L’intervento pùò essere eseguito sia in anestesia locale con associata sedazione anestesiologica per le forme più lievi, che in anestesia generale per le forme più importanti o miste e prevede sempre il ricovero in day hospital o il ricovero con uno o due giorni di degenza.

Post intervento

Il risultato in genere molto soddisfacente è condizionato dall’elasticità della pelle della regione mammaria che si dovrà adattare ai nuovi volumi. Un gonfiore nella regione pettorale è sempre presente dopo l’intervento e inizia a diminuire dopo il terzo o quarto giorno fino a scomparire del tutto dopo una ventina di giorni. Una medicazione compressiva verrà posta alla fine dell’intervento, rimossa dopo 48 – 72 ore e sostituita da una fascia elastica che verrà indossata per circa un mese. Postoperatorio I punti di sutura vengono rimossi dopo 7-10 giorni. E’ consigliabile riposare per i primi due o tre giorni e la doccia è consentita generalmente dopo cinque giorni. Il dolore raramente intenso, è rappresentato da senso di fastidio, comunque controllabile con i comuni analgesici. Le attività lavorative e sociali saranno limitate per i primi dieci giorni dopo l’intervento. Se l’attività lavorativa richiede un notevole impegno fisico, potrà essere necessario un periodo di riposo più prolungato. E’ consigliato non guidare l’automobile nella prima settimana. Le attività sportive potranno essere riprese gradualmente dopo un mese.