La ginecomastia

La ginecomastia

Con “ginecomastia” si intendono soggetti, di sesso maschile che hanno un ingrossamento del tessuto mammario e la causa non è tumorale. Può riguardare entrambe le mammelle o manifestarsi in modo asimmetrico.
Le cause di questa problematica sono collegate ad uno squilibrio, nell’organismo maschile, della quantità di testosterone rispetto agli estrogeni.
La maggior parte dei ragazzi tra i 12 anni e i 17 anni attraversa una fase di rapido sviluppo del tessuto mammario, denominato ginecomastia puberale
Il testosterone infatti è l’ormone che controlla lo sviluppo dei tratti maschili (come la peluria e la massa muscolare) mentre gli estrogeni controllano i tratti femminili (come la crescita del seno). Nonostante questi ultimi siano considerati ormoni femminili, anche l’organismo maschile ne produce e in piccole quantità.

La crescita mammaria nell’uomo avviene a causa di una diminuzione della produzione del testosterone e maggior produzione di estrogeni oppure per la compresenza di entrambi i fenomeni.

Il trattamento della ginecomastia varia a seconda della causa che una volta risolta determina la regressione della ginecomastia.

Bisogna innanzitutto distinguere tra vera ginecomastia e falsa ginecomastia, perché quando è reale c’è un evidente ingrossamento delle mammelle, simili a quelle delle donne. Mentre la pseudoginecomastia è dovuta a un eccessivo accumulo di grasso.

L’Intervento

Vengono richieste diverse analisi: emocromo completo, azotemia, creatinina, glicemia, transaminasi, elettroliti, P.T., P.T.T., fibrinogeno, elettrocardiogramma, Rx del torace, ecografia mammaria per poter valutare la quota di tessuto adiposo e ricercare eventuali anomalie della ghiandola. (La presenza di tumori maligni e’ molto rara nell’ uomo ma va comunque effettuato uno studio ecografico in presenza di ginecomastia).

Il moderno approccio chirurgico prevede sempre più l’associazione della liposcultura della regione toracica prepettorale all’ adenectomia ghiandolare sottocutanea per ottenere il miglior grado di rimodellamento e ridurre al minimo i rischi di avvallamenti. Attraverso una piccola incisione (metà circa dell’areola) posta al limite tra l’areola e la cute circostante si provvede alla dissezione chirurgica ed all’asportazione del nucleo ghiandolare, pareggiando l’area sottomamaria con il tessuto circostante sottocutaneo toracico mediante liposcultura. L’intervento pùò essere eseguito sia in anestesia locale con associata sedazione anestesiologica per le forme più lievi, che in anestesia generale per le forme più importanti o miste e prevede sempre il ricovero in day hospital o il ricovero con uno o due giorni di degenza.

 

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