L’uomo e gli interventi chirurgici

L’uomo e gli interventi chirurgici

Se fino a qualche anno fa la chirurgia estetica era legata alla donna, ormai è noto che il ricorso alla chirurgia da parte degli uomini è sempre più frequente. L’uomo si rivolge al chirurgo plastico  sia per gli inestetismi congeniti sia per quelli derivati dai normali processi di invecchiamento del corpo.

Gli interventi più richiesti dall’uomo sono: addominoplastica, blefaroplastica, liposuzione, liposcultura, otoplastica e rinoplastica. Non meno frequenti sono i trattamenti di medicina estetica come acido ialuronico, collagene, dermoabrasione, peeling. Gli uomini quindi sono sempre più interessati al mondo del beauty in tutti i suoi aspetti come dimostra anche l’esponenziale crescita dei brand di linee beauty per uomo.

Tra gli inestetismi possiamo menzionare l’anomalo sviluppo delle ghiandole mammarie che è possibile risolvere tramite la ginecomastia.

L’intervento:

Vengono richieste diverse analisi: emocromo completo, azotemia, creatinina, glicemia, transaminasi, elettroliti, P.T., P.T.T., fibrinogeno, elettrocardiogramma, Rx del torace, ecografia mammaria per poter valutare la quota di tessuto adiposo e ricercare eventuali anomalie della ghiandola. (La presenza di tumori maligni e’ molto rara nell’ uomo ma va comunque effettuato uno studio ecografico in presenza di ginecomastia). Il moderno approccio chirurgico prevede sempre più l’associazione della liposcultura della regione toracica prepettorale all’ adenectomia ghiandolare sottocutanea per ottenere il miglior grado di rimodellamento e ridurre al minimo i rischi di avvallamenti. Attraverso una piccola incisione (metà circa dell’areola) posta al limite tra l’areola e la cute circostante si provvede alla dissezione chirurgica ed all’asportazione del nucleo ghiandolare, pareggiando l’area sottomamaria con il tessuto circostante sottocutaneo toracico mediante liposcultura. L’intervento pùò essere eseguito sia in anestesia locale con associata sedazione anestesiologica per le forme più lievi, che in anestesia generale per le forme più importanti o miste e prevede sempre il ricovero in day hospital o il ricovero con uno o due giorni di degenza.

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