Le cosiddette orecchie sporgenti sono considerate, al pari per esempio del naso aquilino o del mento sporgente, delle caratteristiche anatomiche ereditarie, in quanto è più comune riscontrarle tra membri della stessa famiglia.
Negli individui con orecchie normali, l’angolo tra padiglione auricolare e processo mastoideo dell’osso temporale misura tra i 20 e i 30 gradi; nelle persone con orecchie a sventola, tale angolo supera i 30-35 gradi.
Questa caratteristica è reputata un difetto solamente estetico perché in realtà non determinano problematiche a livello uditivo.
Questo tipo di interventi chirurgico si esegue, solitamente, su pazienti che presentano orecchie sproporzionate o malformate e pertanto si sentono a disagio.
L’Intervento
La chirurgia avviene incidendo il solco retroauricolare e modificando la cartilagine sia nella forma che nelle dimensioni.
Gli obiettivi da perseguire, pertanto, dovranno essere:1) il modellamento cartilagineo dell’antelice in forma di plica smussa, arrotondata e ben definita all’interno del padiglione auricolare per ridefinirne il disegno, 2) la riduzione dell’angolo tra mastoide e padiglione.
Nell’immediato post operatorio, viene applicato un cerotto chirurgico ed un bendaggio elastico, utile per comprimere – nei primi giorni – i padiglioni auricolari. La cartilagine viene così rimodellata secondo una conformazione fisiologica e riposizionata nella corretta sede anatomica, garantendo risultati soddisfacenti e stabili nel tempo.
Le cicatrici non saranno visibili poiché nascoste nella piega retoauricolare.
Postoperatorio
L’intervento (dura all’incirca un’ora) è praticato in anestesia locale con sedazione in regime di day hospital.
Al termine viene applicato a mo’ di cuffia un bendaggio elastocompressivo leggero che il paziente manterrà per tre giorni. Non c’è dolore, ma soltanto qualche modesto fastidio controllabile con opportuna terapia.
Il risultato dell’intervento chirurgico sarà apprezzabile già nell’immediato postoperatorio e per una settimana o poco più le orecchie presenteranno un leggero gonfiore.
Verranno, come di routine, successivamente concordati ed eseguiti controlli postoperatori nel I, III, VI e XII mese per seguire l’evoluzione e valutare l’armonia del risultato estetico finale.
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