Glutei e Arti inferiori

medicina_estetica

Liposcultura e Lifting Cosce

“Chirurgia del contorno corporeo”
Quando si fa

Il rimodellamento chirurgico delle cosce e delle gambe prevede diversi approcci, a seconda dell’inestetismo o della combinazione di inestetismi presenti. La tecnica chirurgica risulta pertanto personalizzata alla specifica dismorfia e viene stabilita dal chirurgo tenendo conto anche di alcuni fattori “soggettivi”, come l’elasticità cutanea ed il grado di inestetismo. La chirurgia estetica delle gambe ha come obiettivo riportare una proporzione ideale tra il busto e il distretto inferiore del corpo.

I principali inestetismi su cui la chirurgia estetica può essere efficace sono essenzialmente di due tipi:
• eccesso di depositi adiposi. La concentrazione di adipe in eccesso si concentra soprattutto nell’esterno ed interno coscia, sulle natiche, all’altezza del ginocchio e sui polpacci. Per restituire armonia al profilo dell’interno coscia si può ricorrere ad una liposuzione mirata, delicata ed efficace.
• rilassamento cutaneo (ptosi dei tessuti). Il rilassamento dell’interno coscia avviene a seguito di una minore tonicità cutanea. Il rassodamento chirurgico può avvenire con due diverse metodiche di lifting, valutate a seconda del grado di rilassamento cutaneo (minilifting apicale o lifting tradizionale).
Inestetismi e correzioni chirurgiche

Per ciascuna specifica dismorfia è possibile adottare una particolare tecnica chirurgica o una combinazione di più metodiche nell’arco dello stesso intervento. Ecco i maggiori inestetismi delle gambe e la relativa correzione mediante la chirurgia estetica:
• adiposità delle cosce con culotte de cheval: liposcultura delle cosce e glutei;
• interno coscia molto rilassato: lifting dell’interno coscia;
• accumuli adiposi localizzati e rilassamento dell’interno coscia: liposcultura mirata e lifting o minilifting interno coscia.

La liposcultura

E’ rivolta a pazienti che presentano piccole, medie o grandi aree d’accumulo adiposo, in uno o più distretti del corpo, resistenti alla dieta e all’esercizio fisico. L’obiettivo chirurgico non è il dimagrimento inteso come perdita di peso, ma come rimodellamento delle linee che definiscono il corpo mediante l’estrazione definitiva di tessuto adiposo eccedente.
Al contrario le diete ipocaloriche comportano sì una riduzione del peso e delle masse adipose ma non danno modellamento del contorno corporeo.
Il candidato ideale sarà quindi un paziente giovane o di media età, sano (in buona salute) e con un buon tono cutaneo.
Dalla sua introduzione come semplice e rozza metodica chirurgica (primi anni ’70) avente come unico scopo quello di asportare il grasso in eccesso presente nei diversi distretti anatomici è diventata oggi una raffinata e complessa disciplina attraverso la quale è possibile modellare e portare a nuova definizione il profilo corporeo.
Richiede pertanto capacità di tecnica chirurgica, elevata sensibilità manuale e senso artistico spiccato.

L’intervento

Attraverso microincisioni cutanee, del diametro di pochi millimetri, praticate nelle zone prossime agli accumuli adiposi vengono introdotte delle speciali cannule di 3 o 4 mm di diametro e aspirato il grasso in eccesso, restituendo alle aree trattate armonia ed equilibrio. La quantità di grasso da aspirare viene stabilita a priori dal chirurgo che, poco prima dell’intervento, traccerà sul corpo alcune linee-guida. Questa procedura eseguita con un pennarello demografico, viene praticata sulla paziente in piedi (in modo da avere una constatazione realistica dei volumi) ed è indispensabile per un’apprezzabile resa estetica dell’intervento.

Le adiposità minori comprese tra i 50 e i 400 cc (di volume di tessuto adiposo aspirato) rappresentano l’indicazione migliore per la liposuzione. Le aree corporee più spesso interessate sono le regioni trocanteriche (culotte de cheval), le ginocchia, l’addome. In questi casi l’intervento è eseguito in anestesia locale con sedazione anestesiologica in regime di day hospital.
Le adiposità medie comprese tra i 500 e i 2500 cc possono essere di tipo regionale come quella esclusivamente addominale o multiple, interessando allo stesso tempo aree corporee diverse come ad esempio i fianchi, i trocanteri, i glutei, l’addome, l’interno cosce.
La terza indicazione alla liposuzione riguarda soggetti tendenti all’obesità con masse adipose oltre i 2500cc distribuite tra il tronco e le cosce spesso associate ad eccesso cutaneo. In questi casi è quasi sempre necessario, per correggere la ptosi dei tessuti molli con il relativo eccesso cutaneo l’associazione con interventi chirurgici di dermolipectomia (es. addominoplastica, lifting delle cosce). L’intervento viene eseguito (dopo adeguato screening diagnostico e preparazione farmacologia preoperatoria) in anestesia generale e necessita di uno o due giorni di degenza.

Il postoperatorio

A seconda l’importanza e la localizzazione dell’intervento, si rende necessario il ricovero in clinica per un giorno o in Day Hospital. Al termine dell’intervento viene applicata una guaina elastocompressiva che il paziente indosserà per tre settimane. Verrà sconsigliata l’esposizione diretta al sole delle parti trattate per i primi 30-40 giorni e prescritto un ciclo di 8/10 sedute di linfodrenaggio manuale così da accelerare il processo di riassestamento dei tessuti, attraverso la riduzione degli edemi ed ecchimosi. Il risultato dell’intervento chirurgico sarà apprezzabile già nell’immediato postoperatorio, anche se bisognerà attendere il III mese per ammirarlo nella sua armonia. Verranno, pertanto concordati ed eseguiti controlli postoperatori nel I, III, VI e XII mese per valutare il risultato estetico finale.

Lifting delle cosce

Un importante fattore di cui tenere conto per decretare la bellezza delle gambe è, senza dubbio, la tonicità dei tessuti, in particolare dell’interno coscia, molto facilmente soggetto al rilassamento. Si tratta di una zona particolarmente critica, destinata anche in giovane età, a quella che, clinicamente, si definisce con il termine di “ptosi”. Il lifting delle cosce è un intervento chirurgico volto di solito ad eliminare l’eccesso cutaneo dalla faccia interna delle cosce (spesso dovuta a massiccia perdita di peso e/o all’età) ed eventualmente della porzione più interna dei glutei, ridando al tempo stesso tono alla cute interna della coscia (tecnicamente, “lifting mediale delle cosce”).

Quando si fa

Il rimodellamento chirurgico delle cosce e delle gambe prevede diversi approcci, a seconda dell’inestetismo o della combinazione di inestetismi presenti. La tecnica chirurgica risulta pertanto personalizzata alla specifica dismorfia e viene stabilita dal chirurgo tenendo conto anche di alcuni fattori “soggettivi”, come l’elasticità cutanea ed il grado di inestetismo. La chirurgia estetica delle gambe ha come obiettivo riportare una proporzione ideale tra il busto e il distretto inferiore del corpo. I principali inestetismi su cui possiamo intervenire sono essenzialmente di due tipi:
• eccesso di depositi adiposi. La concentrazione di adipe in eccesso si concentra soprattutto nell’esterno ed interno coscia, sulle natiche, all’altezza del ginocchio e sui polpacci. Per restituire armonia al profilo dell’interno coscia si può ricorrere ad una liposuzione mirata, delicata ed efficace.
• rilassamento cutaneo (ptosi dei tessuti). Il rilassamento dell’interno coscia avviene a seguito di una minore tonicità cutanea. Il rassodamento chirurgico può avvenire con due diverse metodiche di lifting, valutate a seconda del grado di rilassamento cutaneo (minilifting apicale o lifting tradizionale).

Inestetismi e correzioni chirurgiche

Per ciascuna specifica dismorfia è possibile adottare una particolare tecnica chirurgica o una combinazione di più metodiche nell’arco dello stesso intervento. Ecco i maggiori inestetismi delle gambe e la relativa correzione mediante la chirurgia estetica:
• adiposità delle cosce con culotte de cheval: liposcultura delle cosce e glutei;
• interno coscia molto rilassato: lifting dell’interno coscia;
• accumuli adiposi localizzati e rilassamento dell’interno coscia: liposcultura mirata e lifting o minilifting interno coscia.

Un importante fattore di cui tenere conto per decretare la bellezza delle gambe è, senza dubbio, la tonicità dei tessuti, in particolare dell’interno coscia, molto facilmente soggetto al rilassamento. Si tratta di una zona particolarmente critica, destinata anche in giovane età, a quella che, clinicamente, si definisce con il termine di “ptosi”. Il lifting delle cosce è un intervento chirurgico volto di solito ad eliminare l’eccesso cutaneo dalla faccia interna delle cosce (spesso dovuta a massiccia perdita di peso e/o all’età) ed eventualmente della porzione più interna dei glutei, ridando al tempo stesso tono alla cute interna della coscia (tecnicamente, “lifting mediale delle cosce”). Tale intervento comporta delle incisioni che, partendo dalla regione inguinale raggiungono la faccia interna della radice delle cosce e, procedendo ancora verso dietro, la regione glutea. Attraverso tali incisioni, la cute delle cosce ed eventualmente dei glutei, viene sollevata, stabilmente “ancorata” con suture profonde, e l’eccesso viene eliminato. Quando il rilassamento é troppo marcato il lifting tradizionale sarà dunque la soluzione ideale. Laddove la perdita del tono cutaneo è lieve si provvederà all’asportazione di una porzione di cute eccedente esclusivamente dalla porzione apicale dell’interno coscia ed al sollevamento con sospensione del lembo inferiore (minilifting apicale). La parte risulta conseguentemente rassodata e la cicatrice che deriva dall’incisione sarà nascosta nella piega inguinale.

Le cicatrici

Per quanto riguarda le tecniche di aspirazione le uniche incisioni praticate sono di pochi millimetri (per consentire il passaggio della cannula), e le piccole cicatrici sono sottili e praticate in punti non esteticamente rilevanti. Il lifting dell’interno coscia ha come esito una sottile cicatrice posta lungo la piega inguinale destinata con il tempo a sbiadire.

Il postoperatorio

A seconda l’importanza e la localizzazione dell’intervento, si rende necessario il ricovero in clinica per un giorno o in Day Hospital. Al termine dell’intervento viene applicata una guaina elastocompressiva che il paziente indosserà per tre settimane. Verrà sconsigliata l’esposizione diretta al sole delle parti trattate per i primi 30-40 giorni e prescritto un ciclo di 8/10 sedute di linfodrenaggio manuale così da accelerare il processo di riassestamento dei tessuti, attraverso la riduzione degli edemi ed ecchimosi. Il risultato dell’intervento chirurgico sarà apprezzabile già nell’immediato postoperatorio, anche se bisognerà attendere il III mese per ammirarlo nella sua armonia. Verranno, pertanto concordati ed eseguiti controlli postoperatori nel I, III, VI e XII mese per valutare il risultato estetico finale.

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