La tecnica chirurgica
E’ consigliabile attendere il completo sviluppo del seno.
Quest’intervento si propone di migliorare l’aspetto estetico di un seno piccolo (ipoplasico), inesistente, eventualmente asimmetrico, aumentandone il volume e ristabilendo una condizione d’armonia ed equilibrio con il resto del corpo.
Ingrandire chirurgicamente il seno non significa realizzarlo in maniera standard: ogni donna ha caratteristiche fisiche e tissutali diverse, così come differenti sono le aspettative di ciascuna. La scelta delle protesi, come la tecnica chirurgica, vanno valutate quindi attentamente perché un seno “su misura” é senza alcun dubbio un seno più bello e dalla parvenza naturale. Prima di sottoporsi alla mastoplastica additiva, il risultato chirurgico viene accuratamente programmato, rilevando le caratteristiche del seno (forma, volume, qualità della pelle, proporzione del capezzolo e dell’areola) nonché le aspettative della paziente. In particolare, vengono presi in considerazione i seguenti parametri: Distanza tra capezzolo e capezzolo, Distanza tra capezzolo e fossetta giugulare, Distanza tra solco mammario e mammelle, Distanza tra capezzolo e solco sottomammario
Quando si fa
Sviluppo del seno inesistente, scarso (ipoplasia mammaria) o non ritenuto adeguato, asimmetria tra una mammella e l’altra, svuotamento e lieve rilassamento del seno (a causa di un repentino dimagramento, gravidanza/allattamento, invecchiamento)…
Le Protesi
La forma e le caratteristiche della protesi hanno un’importanza determinante nel definire l’aspetto finale della mammella. Le protesi d’ultima generazione, in gel coesivo di silicone (non disperde all’esterno dell’involucro) e dal profilo naturale anatomico, concorrono a garantire la stabilità del tempo del risultato estetico finale. La loro elevata qualità tecnologica ha ridotto al minimo il rischio di contrazione capsulare periprotesica (formazione di una capsula fibrosa rigida che avvolge la protesi e può recare disagio alla paziente). L’impianto di protesi mammarie non pregiudica l’allattamento futuro e non èa ostacolo ad una corretta indagine mammografia.
Intervento
La mastoplastica additiva (richiede all’incirca 90 minuti) è generalmente eseguita in anestesia generale con un solo giorno di ricovero, ma in casi selezionati è possibile eseguirla in regime di Day Hospital in anestesia locale con sedazione.
La scelta del volume e del profilo delle protesi è fatta dal Chirurgo in accordo con la paziente, in base alla valutazione delle caratteristiche del seno (forma e volume originari, qualità della cute e del tessuto sottocutaneo, dimensioni dell’areola e del capezzolo, conformazione della parete toracica) e al desiderio d’ingrandimento manifestato.
La tecnica chirurgica da utilizzare è personalizzata al singolo caso e riguarderà la scelta del tipo di modellamento mammario da effettuare, del tipo d’incisione cutanea che potrà essere periareolare, nel solco mammario o nel cavo ascellare, infine, la sede dell’alloggiamento protesico che sarà retromammario, sottomuscolare o in loggia mista.
Postoperatorio
E’ caratterizzato da un modesto fastidio nei quadranti infero laterali e mediali del seno. Al termine dell’intervento viene eseguita una particolare tecnica di sutura in modo che non rimangano cicatrici visibili e applicato un bendaggio elasto-compressivo leggero del seno. Lo stesso viene rimosso unitamente alla medicazione dopo quattro giorni e sostituito con un appropriato reggiseno contenitivo. Il gonfiore inizialmente presente, risolve in pochi giorni e la paziente potrà tornare alle normali attività dopo 7-10 giorni.
La paziente sarà successivamente sottoposta a periodiche visite di controllo nel I, III, VI e XII mese postoperatorio per valutare la qualità delle eventuali cicatrici ed il risultato estetico finale.