La massiva perdita di peso è associata alla presenza nei distretti toracico addominale, cingolo pelvico, arti inferiori e superiori di grandi superfici cutaneo adipose da rimuovere; alla contemporanea presenza di importanti difetti fascio muscolari (diastasi) a carico della parete muscolare, alla presenza di ernie e laparoceli post chirurgia bariatrica.
Nella valutazione morfofunzionale dei distretti corporei è fondamentale ricordare che il corpo umano è una struttura tridimensionale e come tale va trattata. Pertanto le procedure di body contouring e le relative soluzioni chirurgiche adottate per attuare il programma di rimodellamento sono dall’Autore modulate in base al tipo di dismorfia presente e personalizzate su ogni singolo paziente.
Le dermolipectomie regionali e la successiva ricostruzione morfofunzionale rappresentano l’unico trattamento chirurgico idoneo a correggere le deformità distrettuali dopo chirurgia bariatrica.
I pazienti vengono sottoposti a trattamento chirurgico preferibilmente quando hanno raggiunto il “plateau” di perdita di peso.
Questo avviene generalmente dopo circa un anno dalla procedura di chirurgia bariatrica. Gli interventi che caratterizzano questo tipo di chirurgia sono rappresentati dalle fianco-addominoplastiche, dalle addominoplastiche circonferenziali, dalle lipoplastiche per le deformità adipose del cingolo pelvico, dalle dermolipectomie di sospensione o di riduzione circonferenziale per le distrofie a carico degli arti inferiori e della braccia, dalle mastoplastiche riduttive e di rimodellamento.
L’Autore presenta la propria casistica chirurgica degli ultimi dieci anni di attività nella chirurgia di rimodellamento del profilo corporeo ed i relativi risultati. Mette in risalto che si tratta sempre di interventi chirurgici complessi che richiedono un’attenta selezione con un’accurata preparazione preoperatoria ed intraoperatoria del paziente ed il rispetto assoluto di tutti quei principi di tecnica chirurgica che devono esser patrimonio di ogni chirurgo per evitare o ridurre al minimo la possibilità di complicazioni.
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