SIME: 1 adolescente su 2 ricorrerebbe alla chirurgia estetica

SIME: 1 adolescente su 2 ricorrerebbe alla chirurgia estetica

Un’indagine posta dalla Società Italiana di Medicina Estetica, tra gli studenti delle scuole italiane fra i 13 e i 18 anni, fa emergere il dato secondo cui un adolescente su due (circa il 49% degli intervistati) si dice pronto per un intervento di chirurgia estetica e uno su tre si sottoporrebbe ad un’operazione di chirurgia plastica.
Le richieste riguardano per il 57% problemi dovuti all’ acne, 16% smagliature e 15% alla cellulite.
In testa a questa classifica ci sono le ragazze con il 78% delle intervistate che si dichiarano insoddisfatte e pronte a cambiare il proprio aspetto fisico ma anche molti ragazzi, un 58% che si prospetta in crescita: a indirizzarli, sembrerebbero proprio i genitori, a loro volta già sottoposti a interventi precedenti.
Dalle interviste emerge inoltre che la metà degli intervistati dichiara di prendere come riferimento i personaggi del mondo dello spettacolo e il 25% degli adolescenti intervenuti hanno indicato dei componenti della propria famiglia come modelli estetici da inseguire.
Il dato è interessante e allo stesso modo preoccupante poiché 3 ragazzi su 4 prendono a modello non più il Divo, l’attrice inarrivabile o la modella vista in passerella, ma sempre più spesso i canoni cui ci si riferisce fanno parte del mondo “reale” e sono quindi considerati più vicini a noi.
Il rischio è quello di perdere progressivamente la consapevolezza di se stessi e togliere la centralità all’io per assottigliarsi sempre più verso modelli preimpostati. È compito delle famiglie e degli educatori proteggere i ragazzi da interventi invasivi inutili e soprattutto saper indirizzare questi giovani verso l’accettazione del proprio aspetto fisico.
Ma non è tutto. Secondo uno studio portato avanti dall’AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) sembra che gli interventi di chirurgia plastica al viso e al corpo in Italia abbiano sorpassato quelli in Usa. Con un aumento del +6,20% rispetto all’anno precedente, il numero delle operazioni chirurgiche in Italia è salito a quota 1 milione, una crescita quasi raddoppiata rispetto ai dati forniti Oltreoceano, dove gli interventi eseguiti superano la cifra record di 15,6 milioni (Fonte: Società Americana di Chirurgia Plastica – SACP).
I trattamenti più richiesti nel nostro Paese sono principalmente la liposuzione e la mastoplastica additiva, mentre negli Stati Uniti, complice la booty mania esplosa da qualche anno, è boom di richieste per protesi ai glutei o interventi di sollevamento delle natiche.
Per quanto concerne invece la chirurgia estetica, stessa situazione tra Italia e States: le procedure estetiche meno invasive sono in costante aumento (+4% negli Usa e +6% in Italia rispetto al 2013), un aumento che vede per la prima volta il sorpasso della tossina botulinica, maggiormente richiesta rispetto all’acido ialuronico.

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