Tipologie di rinoplastica

Tipologie di rinoplastica

Non di rado capita che l’intervento al naso abbia ragioni legate all’estetica, altre volte invece la causa principale risiede in motivi di salute come ad esempio il setto nasale deviato.

Il paziente o la paziente che desidera sottoporsi all’operazione chirurgica per rifare il naso può ricorrere a due diverse soluzioni: rinoplastica aperta e chiusa e le vedremo nello specifico, di seguito.

Rinoplastica chiusa

Questo è un intervento più complesso rispetto a quella aperta, in quanto non viene effettuata alcuna incisione esterna perché il chirurgo lavora direttamente all’interno delle narici.
Ne esistono due tipologie: quella “Intramucosa” in cui c’è l’intervento all’interno delle fosse nasali con sezioni della mucosa, senza cicatrici visibili.
Mentre, quella extramucosa prevede delle incisioni all’interno del naso e dunque totalmente invisibili. Vengono eseguite in entrambe le narici per una lunghezza di circa un centimetro per parte. Attraverso le incisioni si separano molto delicatamente i tessuti molli del naso (cute, sottocute e muscoli) dalle strutture di sostegno osteo-cartilaginee (ossa nasali, cartilagini triangolari, alari e del setto). Tali strutture costituiscono infatti lo scheletro della piramide nasale e dalla loro forma dipende l’aspetto estetico del naso.

Operando all’interno dello spazio che si crea si possono eseguire tutte le modifiche necessarie per dare al naso la forma voluta; si modificano per prime le strutture cartilaginee e successivamente le strutture ossee. Dopo l’esecuzione di tutte le modifiche volute la cute ed i tessuti molli si riadattano in modo naturale alla nuova forma delle strutture di sostegno. La metodica consente di rispettare integralmente l’anatomia del naso preservando le funzioni dell’organo. Possono essere abbinati alla rinoplastica interventi sul setto nasale e sui turbinati quando sussistono problemi respiratori.

Rinoplastica aperta

Quando parliamo di rinoplastica aperta, invece ci riferiamo ad una tecnica eseguita soprattutto dalla scuola americana, si arriva alle strutture nasali attraverso un’incisione praticata sulla cute del naso in un’area chiamata columella che si trova nella parte inferiore della piramide nasale tra le narici.

L’intervento procede successivamente in modo del tutto analogo alla tecnica extramucosa. L’unica differenza è costituita, quindi, dalla via di accesso. La tecnica “open” è ottimale nei reinterventi e nelle ricostruzioni complesse del setto e della piramide nasale dopo gravi traumi.

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