Chirurgia post-gravidanza

Chirurgia post-gravidanza

Dopo il parto cesareo, molte neomamme vogliono ritrovare la linea soprattutto in seguito a un intervento in cui è presente un taglietto, infatti questo tipo di interventi prevedono un’incisione e il taglio della fascia muscolare che però potrebbe portare a qualche problema estetico all’addome. In alcuni casi è necessario pertanto un intervento chirurgico, quando si è però certe di non programmare un’altra gravidanza.

Con il tempo può succedere che la striscia di pelle, chiaramente più morbida subito dopo il cesareo, vada ad appoggiarsi formando uno scalino; la chirurgia può essere utile attraverso una mini-addominoplastica o un lifting microchirurgico dell’addome.
La mini-addominoplastica può essere effettuata in day-hospital, con anestesia locale e sedazione; prevede la rimozione di una striscia di pelle con il grasso eccedente subito sopra la cicatrice del taglio cesareo. A questo tipo di intervento è possibile abbinare la liposuzione se c’è il grasso in eccesso da asportare. L’addominoplastica vera e propria è suggerita nel momento in cui i problemi sono più invadenti: anche nella zona dell’ombelico, con essa è possibile rimodellare totalmente l’addome; prevede un’incisione che dal pube arriva alle spine iliache.

Quando il problema dopo la gravidanza è solo l’adipe in eccesso sulla pancia, può bastare la liposuzione, programmabile già dopo tre-quattro mesi dal parto cesareo. Attraverso l’inserimento di una cannula nell’addome, viene asportato il grasso.

Le smagliature sono l’inconveniente tipico della gravidanza, a prescindere dal tipo di parto, naturale o cesareo: la pelle si sfalda e restano delle strisce sulla pancia e sul seno. È bene massaggiare con olio di mandorla le parti interessate per tutta la durata della gestazione e dell’allattamento.

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