mastoplastica riduttiva

La mastoplastica riduttiva: cosa c’è da sapere

La grandezza del seno dipende da fattori genetici, dalla quantità di ormoni sessuali e dalla corporatura, in realtà ciò che determina soprattutto le dimensioni del seno dell’essere umano sono gli estrogeni, ossia gli ormoni più importanti della donna poiché contribuiscono alla maturazione della vagina, utero, tube e ovaie. La mastoplastica riduttiva ha soprattutto finalità estetiche, ma non solo, in effetti un seno esageratamente grande potrebbe causare fastidio, determinando anche irritazioni cutanee, impedendo lo svolgimento di alcune attività sportive: pertanto potrebbe condizionare in negativo la vita di una persona. Questo tipo di intervento è eseguito da un chirurgo estetico e prevede l’eliminazione di una parte dei tessuti – adiposo, ghiandolare e cutaneo – che formano le mammelle. È una procedura invasiva che richiede l’anestesia generale e prevede un’incisione con possibile cicatrice. Prima di sottoporsi a questo intervento è necessario sottoporsi ad alcuni esami specifici. Durante l’esecuzione, il chirurgo elimina una parte dei tessuti e poi rimodella l’area occupata dai capezzoli. Di solito è un intervento femminile ma potrebbe essere svolto anche […]

Mastoplastica riduttiva: cosa c’è da sapere

Non sempre un seno abbondante equivale a bellezza, capita spesso infatti che sia motivo di disagio, un decolleté prosperoso; per tale motivo sono in aumento le pazienti che chiedono una riduzione del volume del seno. La mastoplastica riduttiva è un intervento che ha lo scopo di ridurre e rimodellare la ghiandola mammaria, asportando una parte della cute. L’intervento può avere degli effetti immediati sulla postura e sul benessere della colonna vertebrale. Prima di procedere con l’intervento vengono eseguite delle misurazioni sulla paziente in posizione eretta insieme a dei disegni che rappresentano una guida per le incisioni da effettuare durante l’intervento che viene eseguito in anestesia generale e richiede dalle 2 alle 4 ore. Si asportano cute e tessuti mammari in eccesso, il complesso areola-capezzolo viene spostato più in alto e vengono rimodellati i tessuti circostanti. È chiaro che con questo intervento si cerca di non alterare la funzionalità della ghiandola mammaria, cioè la capacità di allattamento. Per quanto riguarda le cicatrici potrebbero rimanere visibili però grazie alla continua ricerca si […]